"…Gli Angeli vengono se tu li preghi e quando arrivano ti guardano, ti sorridono e se ne vanno…Per lasciarti il ricordo di un sogno lungo una notte che vale una vita…" (T.Ferro)
Non ponete limiti ai poteri della vostra Presenza Io Sono ~ Maestro Saint Germain ~
Per favore, miei amati, tornate a essere consapevoli della gloriosa presenza che siete in essenza, la Magica Presenza. I suoi meravigliosi, onnipotenti poteri desiderano e sono pronti ad agire attraverso di voi in ogni momento. Come essere umani di per sé, non avreste la possibilità di risollevare la razza umana. Certamente no.Ma come sacra Presenza potete farlo!La vostra infinita personale Presenza Io sono vi ha sostenuto per Ere e desidera Riportare nel vostro mondo le meraviglie dell’universo.
Quando un anima incarnata ha scelto, per sua volontà, di disconnettersi dal contatto consapevole con questa Presenza l’Io Soni ha continuato tuttavia, con Grazia e Gentilezza, a far sgorgare il fiume di Luce ed Energia vitale nel vostro cuore fisico in modo da sostenere la vostra incarnazione attraverso l’uso dell’intelligenza, dei sentimenti emotivi, del potere del pensiero, dell’azione della memoria del fisico.
La mia come la vostra Presenza non hanno alcuna limitazione. Sono Uno in azione,nella gloriosa perfezione, onniconoscenti e capace di dirigere in un istante milioni o miliardi di raggi di luce trascendente verso qualsiasi situazione, luogo persone che richiede l’assistenza. Perché non alzata la vostra profonda e sincera attenzione verso questa presenza e non le fate sentire che siete ormai pronti e bramosi di lavorare di nuovo coscientemente con essa.
Quando lo farete, la vostra Presenza riporterà alla sua attenzione se voi, il vostro raggio di Luce si espanderà è la vostra capacità di servire aumenterà grazie alla rinnovata Alleanza. Dal cuore di questa Presenza voi potete dirigere questi potenti raggi di luce intelligente inclusa la Fiamma Viola, verso tutte le forme di vita, ovunque sia stata subito un’ingiustizia oppure sia stata commessa. Essa può tornare indietro al momento in cui le ombre della creazione del genere umano cominciarono a far precipitare questa amata Terra. Chiamandola, la vostra presenza volentieri sarà in grado di ripulire e ribilanciare in un’ora, o forse appena in un momento, ogni debito che abbiate contratto nelle vostre passate esistenze, che fosse incarnato o meno.
Dire ” NO” a persone,situazioni, impegni non vuol dire essere egoisti.
Dire “NO” vuol dire ascoltarsi, rispettarsi e avere “Autostima”.
Vuol dire comprendere di doversi fermare, fisicamente e mentalmente; di non dover sempre fare per compiacere gli altri, di farsi meno carico delle mille cose da fare e incominciare a delegare nel caso fosse possibile.
Essere a servizio non significa essere a disposizione altrui, ma riconoscere ciò che ci aiuta ed eleva il nostro Animo senza appesantirlo.
Dire ” NO” non ti rende una persona peggiore ma consapevole.
Quando salutiamo qualcuno con un inchino abbiamo l’opportunità di essere presenti a quella persona e di riconoscere in noi e in lei la capacità di essere pienamente consapevoli. Non ci inchiniamo solo per cortesia o per diplomazia ma per riconoscere il miracolo di essere vivi e il potenziale di risveglio che è in ognuno. Inchinarsi o non inchinarsi, non è questo il problema: L’importante essere in presenza mentale.
Quando vediamo una persona giungere le mani per inchinarsi a noi, possiamo fare lo stesso certo. Giungendo le mani e ispirando, diciamo: ” Un loto per te.” chinando il capo ed espirando diciamo ” Futuro Buddha”. Lo facciamo in presenza mentale, pienamente consapevoli che quella persona si trova lì di fronte a noi. Ci inchiniamo con un cuore pienamente sincero. A volte ci viene di inchinarci in questo modo anche quando sentiamo un profondo legame con ciò che abbiamo davanti, quando proviamo un senso di reverenza per le meraviglie della vita un fiore o un tramonto, un albero o le fresche gocce di pioggia, per offrire la nostra presenza e gratitudine. Quando ci inchiniamo l’immagine del Buddha in realtà stiamo cercando la nostra intrinseca capacità di risveglio. Indirizzare al Buddha un gesto di rispetto, quando lo si comprende e lo si pratica in questo senso, non è soltanto un atto di devozione ma anche una pratica di saggezza. Inchinandoci ai grandi bodhisattva entriamo in contatto profondo con le qualità che esse rappresentano e proviamo una profonda gratitudine per chi ne segue l’esempio. Esperimento rispetto per il grande bodhisattva mostiamo anche la determinazione a praticare il loro stesso sentiero, “la via del bodhisattva” coltivare in noi l’energia della comprensione, dell’amore e della compassione. Inchinarsi in questo spirito è una pratica di meditazione.
Questa lezione non richiede tempo. Perché che Che cos’è il tempo senza passato e il futuro? C’è voluto del tempo per fuorviarti completamente, ma non ci vuole affatto del tempo per essere ciò che sei. Inizia a far pratica di come lo Spirito Santo usa il tempo: come strumento di insegnamento che porta pace e felicità. Prendi questo stesso istante, ora, e pensa ad esso come a tutto ciò che esiste nel tempo. Niente del passato può raggiungerti qui, e qui Se completamente assolto, completamente libero e totalmente privo di condanna. Da questo instante santo nel quale è rinata la santità Andrai avanti nel tempo senza paura e senza alcun senso di cambiamento che avvenga col tempo.
Il tempo è inconcepibile senza cambiamento, ma la santità non cambia. Impara da questo instante qualcosa di più del semplice fatto che l’interno non esiste. In questo istante di redenzione c’è il Cielo. È il cielo non cambierà, perché la nascita nel presente santo è da salvezza del cambiamento. Il cambiamento è un’illusione, insegnata da coloro che non riescono a vedersi senza colpa. Non c’è cambiamento in cielo perché non c’è cambiamento in Dio. Nell’istante Santo, nel quale ti vedi splendente di libertà, ricorderai Dio. Perché ricordare lui e ricordare la libertà.
Il Buddha ha affermato che in tutti noi giacciono i semi della paura, ma molti di noii reprimono e li tengono nascosti nell’oscurità. Per aiutarci ad identificarli, guardarli in profondità e abbracciarli, il Buddha ci ha offerto una pratica chiamata ” Le cinque Rimembranze”.
1.È nella mia natura invecchiare. Non posso sfuggire alla vecchiaia 2. È nella mia natura ammalarmi. Non posso sfuggire alla malattia. 3. È nella mia natura morire. Non posso sfuggire alla morte.
4. Tutto ciò che mi è caro e tutti coloro che amo sono soggetti per natura al cambiamento. Non c’è modo di sfuggire alla separazione da loro. Non posso trattenere nulla. Sono venuto al mondo a mani vuote me ne andrò a mani vuote.
5. Le mie azioni sono l’unica cosa che mi appartiene. Non posso sfuggire alle conseguenze delle mie azioni. Le azioni sono il terreno su cui Poggio.
Pratichiamo ogni giorno così e prendiamoci un momento per contemplare questa frase seguendo il nostro respiro. Pratichiamo le cinque Rimembranze affinché i semi della paura possano circolare. Dobbiamo invitarli ad affiorare per farsi riconoscere, per farsi abbracciare. Quando ritorneranno giù in cantina saranno diventati più piccoli. Quando invitiamo in questo modo il seme della paura a emergere, saremo meglio equipaggiati per prenderci cura della nostra rabbia. La paura dà vita alla rabbia. Non c’è pace quando c’è paura. Perciò la paura diviene il terreno sul quale puoi crescere la rabbia. La paura si basa sull’ ignoranza. La mancanza di comprensione è la principale causa della rabbia.